In un mondo in guerra da troppo tempo, le risorse per continuare a combattere iniziano a scarseggiare. Gli eserciti, a corto di metalli, decidono di fondere le campane del paese per farne armi sempre più potenti. Ma le campane, anche trasformate in cannoni, non rinunciano alla loro voce: suonano, risuonano, inseguono i soldati con la memoria dei loro rintocchi, portando nel cuore del conflitto un messaggio di pace e di coscienza.
La guerra delle campane è una fiaba paradossale e poetica, che usa l’assurdo per smascherare l’assurdità della guerra. Con il suo stile inconfondibile, Gianni Rodari propone ai bambini una riflessione profonda e accessibile sulla pace, sull’uso delle risorse, sulla memoria dei popoli e sulla responsabilità collettiva. Le campane, simbolo di festa, comunità e richiamo alla vita civile, si rifiutano di tacere anche quando vengono forzate a diventare strumenti di morte.
L’albo, illustrato da Pef in alcune edizioni, arricchisce il racconto con immagini evocative e surreali, capaci di stimolare l’immaginazione e la coscienza critica. È una lettura ideale per percorsi di educazione alla pace e alla cittadinanza o per progetti interdisciplinari tra storia, educazione civica e arte.
Un racconto che, con leggerezza e profondità, parla di ciò che è giusto ricordare, e di quanto sia importante non smettere mai di ascoltare le voci che ci chiamano alla pace.